Che significato ha per voi la parola... Maniglia? Magari nessuno, magari invece per qualcuno vuol dire molto anzi moltissimo. Questo perché ognuno di noi associa a delle parole apparentemente banali dei ricordi più o meno forti. Possono esserci anche parole alle quali sono legati eventi spiacevoli, come forchetta per il sottoscritto (ebbene si, da piccolo sono stato forchettato in testa da una compagna dell'asilo). Insomma, parole che assumono forma ed importanza differente a seconda di chi la legge, come la legge, quando la legge.
Avete mai provato però ad espandere questa visione a qualcosa di più impegnativo, per esempio i valori che ognuno possiede? Mi viene in mente l'onore: ognuno di noi ha sicuramente una concezione, seppur di poco sfumata, diversa rispetto a quella che ha magari nostra sorella piuttosto che nostro padre. Questo perché appunto, si tende sempre a vedere il mondo nella propria ottica e a valutare le cose con il proprio metro. In effetti, vedere le cose con gli occhi degli altri è sicuramente cosa difficilissima e d'altra parte, tale argomento richiederebbe un approfondimento oltremodo esaustivo.
Tornando però alla diversa concezione che ognuno ha dei valori, perché non ci adentriamo nel clou del discorso proponendo come metodo di confronto... L'amicizia? Si l'amicizia, questo tema che fa tanto ragazzina smielata e nutellosa. L'amicizia per voi cosa rappresenta? A me viene in mente un post che lessi qualche tempo fa in un forum di cui sono moderatore "Ah, per me l'amicizia è una gigantesca boiata, non ho tempo da sprecare su certe cose...". La persona che disse tale frase, a quanto pare, aveva una concezione molto particolare di amicizia, talmente particolare da considerarla una cosa inutile e poco importante. Altre persone vedono l'amicizia come qualcosa di talmente prezioso da metterla quasi allo stesso livello dell'amore: per citare un mio caro amico "Gli amici sono i fratelli che mi son scelto IO", certo fa molto Mulino Bianco quest'affermazione, ma è per rendere l'idea di come varia il soggetto "amicizia" da persona a persona. Ci sono persone invece, forse le più inquietanti a mio avviso, che considerano l'amicizia come una convenzione sociale ossia qualcosa a cui bisogna sottostare poiché imposta dalla società. Piccola digressione sul mio commento relativo all'inquietudine che tali persone mi suscitano: essi, almeno chi dice di trovare l'amicizia inutile prende posizione, così come coloro che mielosamente la considerano il più nobile e puro dei valori; considerarla invece alla stregua del farsi il bagno tutti i giorni per non puzzare, piuttosto che pettinarsi la mattina altrimenti si sembra un pazzo, almeno a me, da inquietudine.
Per sviscerare ulteriormente l'argomento, si potrebbe considerare l'amicizia in se e perché questa abbia così tante sfaccettature a seconda delle persone che abbiamo davanti. L'amicizia infatti, diciamocelo, non è cosa per tutti: un rapporto simile richiede un grande sforzo ed un impegno di energie davvero notevole. Essere amico di una persona può voler dire molte cose, per esempio offrire una spalla su cui piangere nei momenti di tristezza, una mano da afferrare in quelli di bisogno, una voce da ascoltare che ti rassicuri nei momenti di incertezza, un dispensatore di consigli insomma, piuttosto che fazzoletti o cioccolatini (sapete, la cioccolata è un ottimo antidepressivo!). Essere amico di una persona però, può voler dire anche e sopratutto un'altra cosa: aprirti all'altro, permettergli di vedere il tuo lato debole, quello che necessita più protezione e sostegno, permettergli di starti vicino quando sei afflitto (o afflitta, sia mai che qualche donna stia leggendo sto blog dimenticatodaddio), consegnargli in mano le tue incertezze ed affidarti a lui, l'amico. Eh, molte persone non sono capaci di tutto ciò, molte persone semplicemente fanno gli amici "passivi"(no, non si piegheranno a 90 aspettando un vostro "colpo"), annuendo quando gli parli, dispensando consigli spiccioli e sentendosi così apposto con la coscienza. Eh, purtroppo l'amicizia non è una linea unidirezionale bensì necessita di uno scambio reciproco di "amicosità", altrimenti uno dei due nodi prima o poi interrompe la connessione (e grazie al prof Marchiori di reti per avermi ispirato questa metafora XD). Forse è proprio questa la difficoltà maggiore dell'amicizia: non tutti VOGLIONO lasciar penetrare la loro scorza accuminata di riccio!
Giacomo Quadrio
PS: perdonate il terribile post di questa notte, sarà grammaticamente terribile, lessicalmente moscio e strutturalmente imbarazzante. Ero però preso dall'ispirazione di scrivere qualcosa su sto buco di blog e quindi l'ho fatto...!
PS: Vorrei ringraziare un amico che mi ha ispirato nella stesura di questo articolo, nel senso che parlando con lui abbiamo toccato proprio l'argomento dell'amicizia in questi termini :D